COME UN GIOCO SENZA REGOLE IN CUI BASTA UN SOFFIO DI VENTO A SPARIGLIARE LE CARTE
Una storia di coraggio in una società spesso inclusiva solo a parole
Una storia dura e sincera che avvolge in un un abbraccio tutti colori che soffrono in solitudine
PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA A BOLZANO IL 17 GIUGNO
Fin dalle prime pagine il lettore viene catapultato nella vita di Sabine, Sandra nel libro, una giovane donna che all’improvviso si trova ad affrontare l’inimmaginabile e deve farlo con le sue sole forze. Il primo imperativo è sopravvivere al dolore, al senso di colpa, e allo stesso tempo organizzarsi per affrontare la quotidianità che incalza.
«Da qualsiasi parte io guardi, non trovo che parole sbagliate. Quelle che dico e quelle che mi vengono dette. Forse non è di parole che ho bisogno, ma di abbracci.», si chiude con queste parole che toccano l’anima il settimo capitolo del libro.
Nasce così l’idea del titolo “Voglia di abbracci”, perché è soprattutto di un abbraccio da parte di quella società che l’ha lasciata sola che Sabine ha sentito forte il bisogno, abbraccio che ora, con questo libro, lei vuole portare a coloro che si trovano a lottare con tutte le loro forze contro malasanità, burocrazia, indifferenza e pregiudizi sociali.
“Quella che ho vissuto fino ad oggi è una vita paragonabile a delle montagne russe, con onde che mi portavano in cielo per poi farmi nuovamente sprofondare nell'inferno. In questo libro ho scelto di raccontare la mia crescita interiore e un percorso difficile, ma propositivo e aperto a tutto ciò che offre il futuro. Nel confrontarmi con le altre famiglie, che si ritrovano all'inizio di un percorso analogo al mio, ne percepisco ora il dolore e rivivo quel senso di smarrimento che sentivo così profondamente in passato, cercando di tramutarlo in quell'abbraccio che io non ho mai avuto”, dichiara Sabine Bertagnolli.
“Quando, anni fa, venni a conoscenza della terribile esperienza umana di Sabine, il mio primo pensiero fu che sarebbe stato importante dare una forma letteraria alla sua travolgente storia, in modo da farla conoscere a un pubblico il più possibile vasto. Io sono una persona molto empatica e nella riscrittura del testo di Sabine ho messo gran parte di me stessa, tanto che a volte sono stata quasi sopraffatta dal dolore che lei provava da dovermi addirittura fermare e sospendere il lavoro. A mano a mano che scrivevo, mi rendevo conto che quello che ne usciva era non tanto il racconto di un'esperienza di disabilità, ma piuttosto la testimonianza viva e palpitante di ciò che Sabine col suo coraggio, con la sua abnegazione, col suo rifiuto di rassegnarsi era riuscita a fare. Dunque, vorrei che questo libro venisse visto soprattutto come un libro sul coraggio e ancora di più su quella cosa di cui noi tutti abbiamo bisogno e che è la speranza”, conclude Michela Franco Celani.
Voglia di abbracci verrà presentato in anteprima nazionale venerdì 17 giugno alle ore 18.00 presso il Giardino del Museo Civico (via Cassa di Risparmio 14) di Bolzano. Interverranno insieme alle autrici il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e il Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano e Assessore Provinciale alla Cultura Giuliano Vettorato ed ad altre autorità del territorio. Modera il giornalista Paolo Tagliente del quotidiano Alto Adige.
In caso di maltempo la presentazione si terrà presso la Biblioteca Civica Cesare Battisti di Bolzano (via Museo 47).
Michela Franco Celani - Triestina, germanista, ex docente di lingua e letteratura italiana al liceo classico in lingua tedesca di Merano, giornalista pubblicista, editorialista di cultura e costume; ha ideato nel 1995 il premio letterario internazionale Merano Europa di cui per anni ha presieduto la giuria. Con Mursia ha pubblicato La stanza dell’orso e dell’ape e Mai dire ormai. Da “La stanza dell’orso e dell’ape”, è stato anche tratto uno spettacolo teatrale rappresentato con molto successo a Bolzano ed Innsbruck.
Sabine Bertagnolli - Bolzanina, Presidente dell'Associazione Amigos de Matteo odv. Lavora come impiegata nella Pubblica Amministrazione e come consulente per persone con disabilità presso il Centro Servizi Volontariato dell’Alto Adige. Molto attiva nel sociale, nel 2021 le è stato conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica per le attività di volontariato svolte.
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